Informazioni

Chi siamo
Siamo un gruppo di cittadini di Afragola e della «grande Afragola», cioè delle cittadine che, secondo il poligono di Christaller, gravitano su Afragola, dunque del bacino naturale di utenza della stazione di Afragola AV.
Abbiamo formazioni diverse e svolgiamo i più svariati mestieri ma siamo caratterizzati da alcuni elementi in comune: molti di noi hanno svolto attività giornalistica, tutti abbiamo a cuore le sorti della nostra città e, soprattutto, tutti noi sognavamo sin dalla prima ora il futuro che, oggi, finalmente comincia a delinearsi, di cui siamo stati un po’ tutti in un certo qual modo protagonisti.
Siamo coordinati da Amedeo Francesco Mosca, laureato con lode in Media e giornalismo alla Cesare Alfieri di Firenze, che oggi è un funzionario pubblico ma ha alle spalle una lunga esperienza nel giornalismo, di strada e di redazione, maturata in primari organi di informazione italiani, e non solo, quando Internet era ancora un medium emergente.
Ci dà una mano anche l’outsider (ma neanche troppo) Maria Carannante, dottoranda di ricerca in Scienze sociali, di formazione statistico-economica (o, se preferite, economico-statistica), dell’Università di Napoli Federico II. I suoi interessi di ricerca comprendono, tra le altre cose, gli effetti della cattiva informazione sui comportamenti delle persone e, in particolare, sul loro agire economico (che poi è, in un certo senso, l’agire dell’uomo nel suo complesso), sempre con rigoroso approccio quantitativo.

Le nostre fonti
Ove non diversamente specificato, le fonti delle nostre informazioni sono quelle primarie, consultate direttamente. Su questo sito non troverete assiomi, postulati, dogmi e verità di fede, ma solo dati e informazioni verificabili. Non facciamo dietrologie e complottismi.
I giornalisti che ne volessero sapere di più possono contattarci seguendo le istruzioni in fondo.

Scopo del sito
Da quando è stato annunciato l’imminente completamento della stazione AV di Afragola, nel febbraio del 2017, abbiamo assistito a un susseguirsi ininterrotto di voci incontrollate che nella maggior parte dei casi costituivano mere illazioni ma che sono state quasi sempre spacciate per fatti conclamati. Su queste fragili fondamenta sono stati costruiti castelli di menzogne, spacciate per notizie e sinanche scoop, che stanno danneggiando enormemente l’immagine della stazione e quella della città di Afragola.
La campagna di disinformazione non si è interrotta dopo l’inaugurazione, anzi a quel punto è cominciata una feroce attività denigratoria che non solo non si è arrestata, ma appare ciclica: ogni volta che un singolo organo di stampa chiude il cerchio, qualcuno ripropone una bufala pubblicata dieci giorni prima, arricchendola di particolari inventati e presentandola come fosse una novità. Una vera e propria macchina del fango.
Da profondi conoscitori del territorio e dei suoi attori quali siamo, nonché da esperti di dinamiche giornalistiche, politiche e in generali sociali, non abbiamo impiegato molto tempo a individuare alcuni dei responsabili della campagna permanente di mistificazione in atto, anche se non ci sono ancora del tutto chiari gli interessi – non necessariamente di natura economica – che animano coloro che diffondono bugie, spesso rilanciate da giornalisti in perfetta buona fede (anche se l’etica e la deontologia imporrebbero loro di verificare le fonti, anziché limitarsi a fare da cassa di risonanza alle chiacchiere da bar). Quello che possiamo asserire con certezza è che non esiste un’unica regìa, ma coesistono almeno tre movimenti di pressione contrari alla stazione, di cui solo uno interno alla città di Afragola. Esiste anche tutto un sottobosco di intellettuali contrari all’opera che, non riuscendo a spiegare razionalmente la propria opinione, fa leva sulla credulità popolare e sulle solite questioni di pancia per diffondere un malcontento intorno alla stessa. Qui nessuno osa mettere in dubbio il sacrosanto diritto di chiunque ad avere un’opinione e a manifestarla. Ma un’opinione è una cosa, una notizia falsa diffusa con il preciso scopo di diffondere sentimenti avversi un’altra (al di là delle eventuali implicazioni penali che ciò comporta); al contrario, proprio in virtù dell’articolo 21 della Costituzione, lo stesso che proclama la libertà di manifestazione del pensiero, le persone hanno il diritto di essere correttamente informate, al fine di avere la libertà di potersi formare un’opinione non viziata da fallacie logiche. Con questo sito noi ci impegneremo pertanto a smentire tutte le amenità che stanno circolando e che circoleranno, anche sopperendo a quello che potremmo eufemisticamente definire il laissez passer degli uffici stampa del gruppo Fs italiane (di cui fa parte Rfi, la società, concessionaria della rete ferroviaria pubblica, che ha costruito la stazione e che ne è proprietaria) e della Città di Afragola, ai quali, comunque, non intendiamo di certo sostituirci.
Il modo in cui intendiamo raggiungere i nostri intenti è semplicemente quello di spiegare come stanno veramente le cose, evitando, ove possibile, la replica colpo su colpo (non è nostro compito quello di richiedere le rettifiche) e la recriminazione dei singoli (il lettore intelligente saprà individuarli e comportarsi di conseguenza: noi, dal canto nostro, non nominandoli evitiamo pure di far loro pubblicità, quindi ci si perdoni se le citazioni saranno solo indirette e vaghe). Cercheremo, comunque, di smentire le notizie false entro 24 ore dalla loro prima pubblicazione, in maniera tale da limitarne la diffusione.

Per i giornalisti
Disponiamo di ampio materiale, anche storico, sulla stazione AV di Afragola e sull’intero sistema italiano dell’alta capacità / alta velocità ferroviaria. Il materiale non è cedibile, ma è consultabile e riproducibile. Per prendere accordi potete scrivere alla username ‘afragolaav’ sul dominio ‘gmail.com’.